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Sociologia - La generazione dei classici

La generazione di sociologi a cavallo tra il XIX e XX secolo cercò di capire in che modo funzionava la nuova società e di elaborarne dei modelli interpretativi. Emily Durkheim, Max Weber,Vilfredo Pareto e George Simmel hanno portato la sociologia dallo stato nascente a quello di scienze ha fermata e universalmente riconosciuta. I classici scritti da questi autori hanno elaborato un apparato concettuale specifico e hanno apportato un'autonoma riflessione metodologica. Questi scritti, inoltre, hanno circoscritto un campo di ricerca definito, cioè una serie di tematiche divenute il nucleo della ricerca sociologica. Grazie ai classici è maturata la consapevolezza della autonomia specifica della sociologia nei confronti delle ricerche economiche, psicologiche o politiche. Émilie Durkheim
Émilie Durkheim studiò le grandi trasformazioni che interessano la società europea in particolare quella francese, in cui egli vive. Lui vuole comprendere le forze che tengono coesa una società, a tali forze da il nome di solidarietà. Egli nota che le forze di coesione sociali sono almeno di due tipi. Nella società preindustriale il legame interpersonale che si instaurava tra i membri di una collettività era un "legame per somiglianza", dovuto al fatto che in individui non differivano significativamente gli uni dagli altri.
Durckheim chiama questo tipo di legame solidarietà meccanica Nella società industriale, invece, si tratta di una forma di coesione basata non più sulla somiglianza ma sulla differenziazione degli individui, e quindi solo essere complementari gli uni agli altri.
Durkheim la chiama solidarietà organica Quando la solidarietà viene meno si produce ciò che Durkheim chiama anomia, ovvero una situazione di carenza delle norme sociali che sono le principali manifestazioni dei legami tra le persone. L'anomia è un fattore di disgregazione della collettività. Durkheim ha studiato il fenomeno del suicidio. Lui individua tre ragioni per cui un soggetto può togliersi la vita: -suicidio altruistico -suicidio egoistico -suicidio anomico Il fattore che dà origine alla triplice distinzione del suicidio è il grado di integrazione del singolo nella società, infatti di suicidio rappresenta a tutti gli effetti un atto di ribellione contro la società. Durckheim modifica in parte la propria posizione e mette l'accento sulla funzione coesiva della religione. Tutte le religioni presentano elementi comuni, ognuna di esse ruota intorno al sacro contrapposto al profano. Queste caratteristiche coesive della religione sono le stesse che producono la solidarietà sociale, che si crea un fondamentale parallelismo tra vita sociale vita religiosa. Tutte le religioni si basano su una verità fondamentale; ma in quanto religioni hanno mancato di riconoscere il vero volto di questa realtà trascendente, la società stessa.
La società è esterna di individui e coercitiva nei loro confronti: - la società forma l'individuo fin dalla nascita - le istituzioni sociali hanno una durata e una continuità che superano la vita di coloro che ne faranno parte La società non è il risultato di una semplice somma degli individui che la compongono, ma una realtà specifica con caratteristiche e leggi proprie. Ciò che accade in essa non può essere spiegato come la conseguenza di azioni e scelte individuali: la spiegazione dei fenomeni sociali potrà essere trovata solo in altri fenomeni sociali. Max Weber
Max Weber si trova a riflettere sull' evento storico della società industriale, mettendo in luce caratteristiche molto importanti. La sua attenzione era rivolta verso la nascita del capitalismo e dell'economia industriale, e lo chiama processo di razionalizzazione. Ovvero un processo che ha gradualmente trasformato l'atteggiamento dell'essere umano di fronte al Cosmo. Per Weber la razionalizzazione della società è un processo dove la fede nell'esistenza di cause in linea di principio e comprensibili per tutti i fenomeni naturali soppianta gradualmente la credenza che certi fenomeni abbiano cause inconoscibili, rappresenta di solito sotto forma di arbitri e di esseri soprannaturali. Un fenomeno parallelo alla razionalizzazione è una progressiva secolarizzazione della società, cioè la perdita di valore delle credenze religiose e superstiziose tradizionali a vantaggio di comportamenti più laici e razionali. La razionalizzazione è alla base del processo di secolarizzazione, essa scaturisce paradossalmente da una concezione della vita di natura religiosa. La società industriale moderna è fortemente secolarizzata, Weber mette in evidenza come essa sia una caratteristica intrinseca nel mondo occidentale industrializzato. La religione perde la sua centralità e viene sostituita da una cultura più laica e materiale. Nelle religioni di tipo magico, l'essere umano si unisce con la divinità senza mediazioni e fai esperienza diretta col sacro; mentre le religioni profeti che costituiscono il discorsi razionali intorno al Divino e al nostro rapporto con esso. Uno dei cardini teorici della teologia calvinista è la dottrina della destinazioni, il nostro destino è segnato dall'eternità perché Dio stesso ha già sempre disposto nostra personale dannazione o la nostra salvezza. L'unico modo per scorgere qualche flebile segno della nostra lezione è operare nel mondo: chi avrà successo in questo mondo eh probabilmente predestinato la salvezza nell'aldilà. L'obiettivo dell' imprenditore capitalista è il successo economico, lui non gode di quanto ha prodotto malorie investe così che il successo sia ancora maggiore. Tutto ciò consente a Viber di dimostrare che lo spirito razionale del capitalista e anche profondamente religioso, anche se in alcuni casi accade l'inverso e le credenze religiose possono essere la causa di avvenimenti in campo economico. L'agire sociale Qualunque azione umana in ogni epoca storica è governata da forze come affettività spontanea, fedeltà a una tradizione, ragione. Il cesso di razionalizzazione aumenta il numero delle azioni umane e dominate dalla forza di una ragione che vede calcola le conseguenze. Weber osserva che tutte le azioni sociali degli esseri umani possono essere classificate secondo dei tipi ideali: - azione affettiva il modello di tutte le azioni che soddisfano un bisogno, un desiderio o un affetto in maniera immediata e non riflessiva - azione tradizionale genere di azioni compiuti per abitudine - azione razionale insieme delle azioni orientate dalla riflessione razionale di chi agisce La comprensione dell'agire sociale divenne il compito principale della sociologia, secondo la concezione veriana i fenomeni sociali non vanno interpretati come il risultato delle azioni degli individui. La società è in qualche modo il risultato delle azioni individuali. Il potere Si chiama potere la capacità di far sì che gli altri agiscono secondo i nostri desideri. Ci sono modi diversi per esercitare potere: - potere tradizionale quando si rispetta la volontà della persona non perché abbia acquisito meriti particolari nei perché una legge che imponga ma per la dignità attribuita la traduzione - potete legale quando è di natura impersonale e spetta la carica, e non è generalizzato ma circoscritto a quegli ambiti di competenza che qualche norma formale attribuisce la carica. - potere carismatico Si basa sul fascino, sulla capacità di persuadere gli altri e del tutto irrazionale è mancavi regole Vilfredo Pareto
Vilfredo Pareto scrisse un'opera dov'è il tema principale era il comportamento razionale; lui si era occupato soprattutto dei comportamenti economicamente razionali dei soggetti sociali, cioè di quelle azioni che permettono di ottenere il massimo di benessere possibile col minimo dispendio. Pareto individuo nella sociologia la scienza in grado di studiare spiegare quei comportamenti razionali che costituiscono gran parte dell'agire sociale e che sfuggono l'osservazione dell'economia. Pareto introduce anche il concetto di azione logica, un'azione logica è tale quando l'individuo sceglie in mezzo giusto per ottenere il fine desiderato con dispendio minore. Perché sta sia realmente logica è necessario che il rapporto oggettivo tra mezzi e fine, quello esistente nella realtà, corrisponde al rapporto soggettivo tra mezzi e fine, quello esistente nella mente del soggetto che agisce. Le azioni non logiche sono quando l'essere umano è convinto che certi mezzi servono per raggiungere il suo scopo ma la realtà si comportano in maniera inaspettata. Dal punto di vista del soggetto possono essere molto razionali, ma nella realtà non consentono di raggiungere lo scopo in maniera efficiente. Si tratta anche di un atteggiamento di razionalizzazione quando gli esseri umani tendono a dare ragione ai propri comportamenti giustificandoli, cercando di farli apparire più razionali. Pareto chiama questo genere di giustificazione posticcia una derivazione. L'élite
Pareto elabora una teoria elista della società, secondo la quale coloro che riescono ad agire in maniera logica ottengono un vantaggio importante nei confronti di tutti gli altri. Pareto ritiene che questi tipi di soggetti siano destinati a occupare posizioni di vertice nella gerarchia politica e sociale. Per élite Pareto intende un insieme circoscritto di persone chi ha avuto successo nell'ambito professionale. Per lui essa coincide con l'esiguo numero di individui che esercitano funzioni di governo in una nazione, infatti se le ricchezze sono distribuite in maniera disuguale è perché c'è un gruppo di pochi che prevale sui molti. L'elite può costringere o convivere la massa a ubbidire. Secondo Pareto la teoria dell'elite spiega le dinamiche sottese alla lotta di classe, il conflitto tra borghesia e proletariato sarebbe solo un esempio del conflitto tra élite e massa. Per Pareto la storia della società e scandita dal susseguirsi delle minoranze di governo, chiamate anche aristocrazie. Georg Simmel
Georg Simmel è uno dei padri fondatori della sociologia; lui ha una visione in cui essa si cimenta in maniera generale con ciò che accade quando gli individui entrano in contatto e agiscono insieme, attribuendo un significato alle cose che fanno e a quelle che vedono fare agli altri. Gli eventi di associazione sono le interazioni e relazioni sociali, come la sopra di nazione la subordinazione la concorrenza ed essi possono acquisire indipendentemente dai loro contenuti. La sociologia formale studia queste forme; quelle fondamentali sono la diade, insieme di due soggetti, e la triade, insieme di tre soggetti. Quando il gruppo si amplia i rapporti diventano in genere piastrati e impersonali e il gruppo assume in realtà autonoma nei confronti di chi lo compone. *Imm di una città metropoli* Simel inoltre studia i fenomeni sociali caratteristici delle enormi agglomerati metropolitani formisto in seguito all'industrializzazione. La città è un luogo in cui la razionalizzazione della società moderna e la divisione del lavoro raggiungono forme estreme. L'attività di ciascuno si specializza ma allo stesso tempo si circoscrive poche azioni sempre uguali; le diseguaglianze sociali si fanno più marcate e è luogo delle grandi folle. Tutto ciò crea una situazione nuova è molto moderna: vale a dire la possibilità di vivere nell' indifferenza verso i propri simili, anche verso quelli con cui si entra quotidianamente in contatto. La metropoli è un luogo in cui le condizioni di vita impongono un atteggiamento di distacco,di distanza sociale e di riservatezza. Nella metropoli siamo bombardati da stimoli sempre nuovi e eccitanti che siamo costretti a sviluppare una forma di indifferenza sistematica per ciò che ci accade intorno, in esse inoltre i legami di gruppo si fanno progressivamente meno rigidi, permettendo così un maggiore sviluppo delle indivualità dei singoli. La moda La moda nasce da un'esigenza delle persone di omologarsi, essa conduce l'individuo sulla via che tutti percorrono, contemporaneamente però è anche un meccanismo attraverso il quale certe persone possono distinguersi dalla massa e introdurre nuove mode. Il denaro La relazione tra esseri umani e dominata dallo scambio, essa è quella che dà valore all'oggetto. (L'oggetto acquisisce valore solo nella relazione e nella situazione concreta, non ne possiede uno in se stesso) Il denaro allo strumento di questa oggettivazione del valore delle cose, anche se sto finisce per creare un equivalenza matematica tra tutte le cose e togliere a loro l'originaria individualità. Nell' economia monetaria il denario tende a divenire il medium universale che lega tra loro tutte le cose dando a ogni cosa o prestazione lavorativa un valore equiparabile a quello delle altre cose e disperdendo l'individualità delle persone degli oggetti, dei desideri e dei sentimenti.

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